MAGGIO: Candidosi e protezione intima

COSA È LA CANDIDA?

La candida vive normalmente come commensale in moltissimi distretti dell’organismo umano. Per commensale si intende un organismo (in questo caso il fungo) che vive in stretta relazione con un altro organismo (il corpo umano) e che trae beneficio da esso, senza che il corpo stesso ne abbia né benefici né svantaggi. Il genere candida comprende circa 150 specie, tra esse la principale è Candida albicans, ma anche altre specie, come Candida krusei, Candida parapsilosis, Candida glabrata, possono essere responsabili di infezioni umane. Tutte queste, in particolare C. albicans, fanno parte della normale flora dell’organismo e si ritrovano sulle superfici mucose sane della cavità orale, della vagina, del tratto gastrointestinale e dell’area rettale.

In particolari condizioni, come ad esempio un indebolimento del sistema immunitario, stress, terapie antibiotiche, la Candida può proliferare in maniera esagerata e provocare la candidosi. Le infezioni vaginali da candida sono molto comuni, sia tra le adolescenti che tra le donne adulte. I sintomi caratteristici sono: dolore, prurito, rossore, perdite vaginali biancastre, dolore durante la minzione e durante i rapporti.

COME PREVENIRE?

È possibile prevenire le infezioni vaginali attraverso una corretta igiene intima, utilizzando detergenti delicati e specifici per la zona intima. Un altro aspetto importante sono gli indumenti, è infatti sconsigliato utilizzare abiti e biancheria intima troppo stretti e sintetici che impediscono la traspirazione della pelle e intrappolano l’umidità, favorendo la proliferazione della candida, mentre è preferibile utilizzare biancheria intima in seta o in cotone. In caso di infezioni frequenti può essere utile l’utilizzo di prodotti specifici che ripristinano l’equilibrio della flora batterica vaginale.

È importante fare attenzione anche all’alimentazione, cercando di limitare l’apporto di zuccheri. Infatti, è proprio nell’intestino che si insediano i funghi della candida e, in determinate condizioni, come un’alterazione della flora batterica intestinale, possono proliferare.

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