Bruciore di stomaco: cause, sintomi e rimedi naturali per ritrovare il benessere

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Il bruciore di stomaco, o pirosi gastrica, è una sensazione dolorosa e fastidiosa che si manifesta tipicamente nella parte superiore dell’addome, dietro lo sterno, e può irradiarsi verso l’esofago, fino alla gola. Colpisce milioni di persone, spesso in conseguenza di cattive abitudini alimentari, stress, malattie dell’apparato digerente o semplicemente di uno stile di vita scorretto. Ma cosa si può fare per contrastarlo in modo efficace e naturale?

Anatomia dell’apparato digerente

Il sistema digerente è l’insieme di organi che trasformano il cibo in sostanze assorbibili e ne eliminano i residui. È composto da:

  • Bocca: è il primo tratto del sistema digerente, dove la digestione meccanica inizia con la masticazione effettuata da denti e lingua, mentre la digestione chimica prende avvio grazie agli enzimi contenuti nella saliva
  • Faringe ed esofago: trasportano il bolo alimentare fino allo stomaco
  • Stomaco: produce acidi ed enzimi che scompongono il cibo
  • Intestino tenue: sede principale dell’assorbimento dei nutrienti
  • Intestino crasso: assorbe acqua e forma le feci
  • Fegato, pancreas e cistifellea: organi accessori che secernono bile ed enzimi digestivi

All’interno di questo sistema, un ruolo fondamentale è svolto dagli sfinteri, anelli muscolari che regolano il passaggio del cibo tra le varie sezioni:

  • Sfintere esofageo superiore: controlla il transito del cibo dalla faringe all’esofago
  • Sfintere esofageo inferiore (o cardias): impedisce al contenuto acido dello stomaco di risalire nell’esofago. Se questo sfintere non funziona correttamente, può verificarsi reflusso gastroesofageo, con conseguente bruciore di stomaco

Il corretto coordinamento tra questi organi e strutture è essenziale per una digestione efficace e per prevenire disturbi gastrointestinali.

Le cause più comuni del bruciore di stomaco

Il bruciore è spesso il sintomo principale del reflusso gastroesofageo, una condizione in cui il contenuto acido dello stomaco risale nell’esofago, irritandone la mucosa.

Questo disturbo può essere aggravato da:

  • Ernia iatale. Si verifica quando una porzione dello stomaco risale attraverso il diaframma, favorendo il reflusso gastroesofageo. Questo causa spesso acidità e pirosi a motivo della risalita degli acidi nell’esofago
  • Gastrite (acuta o cronica). È un’infiammazione della mucosa gastrica causata da:
    • Farmaci, come gli antinfiammatori non steroidei (FANS), specialmente per lunghi periodi. Questi farmaci riducono la produzione di prostaglandine, sostanze che stimolano la secrezione del muco, il quale ha un ruolo essenziale nella protezione delle pareti gastriche
    • Alcol
    • Batteri come l’Helicobacter pylori, un batterio che altera la barriera mucosa dello stomaco
    • Stress. Lo stress abbassa le difese della mucosa gastrica e aumenta i fattori irritanti, creando un terreno fertile per la comparsa di acidità di stomaco, gastrite e reflusso gastroesofageo
  • Ulcera gastrica o duodenale. Si tratta di una lesione profonda della mucosa dello stomaco o del duodeno, spesso dovuta all’eccesso di acidi o all’infezione da Helicobacter pylori. Provoca un dolore bruciante, soprattutto a digiuno o durante la notte
  • Cattiva digestione, causata da un’alimentazione ricca di grassi, alcol, cibi acidi, spezie o bevande gassate
  • Intolleranze alimentari. Anche le intolleranze alimentari possono contribuire all’insorgenza del bruciore di stomaco, poiché alcuni alimenti mal tollerati irritano la mucosa gastrica o rallentano la digestione, favorendo l’acidità e il reflusso. In questi casi, identificare ed evitare i cibi scatenanti è fondamentale per alleviare i sintomi e prevenire disturbi ricorrenti.

Altre patologie che possono manifestarsi con bruciore gastrico sono l’esofagite, il tumore allo stomaco, l’angina pectoris e persino l’infarto miocardico. Per questo motivo, è importante effettuare una visita medica per ottenere una diagnosi precisa, specialmente se i sintomi persistono o si intensificano.

Oltre alle cause già citate, esistono altri fattori di rischio, tra cui l’età avanzata: negli anziani, infatti, la mucosa gastrica tende ad assottigliarsi, rendendo lo stomaco più vulnerabile a infiammazioni come la gastrite.

Per approfondire le cause del bruciore di stomaco, il medico può consigliare l’esecuzione di:

  • Esami di laboratorio
  • Gastroscopia, esame endoscopico dell’apparato digerente superiore, consente di identificare gastriti, ulcerazioni, esofagiti e anche tumori
  • Test del respiro o breath test (per l’Helicobacter pylori)
  • Manometria esofagea, un esame diagnostico specialistico che serve a valutare il movimento e la funzionalità degli sfinteri dell’esofago

I sintomi da tenere sotto controllo

Il bruciore di stomaco non si presenta mai da solo. Spesso è accompagnato da una combinazione di disturbi gastrici e intestinali, tra cui:

  • Nausea, vomito e gonfiore addominale
  • Difficoltà di deglutizione, tosse secca e disfonia
  • Respiro sibilante o sensazione di oppressione al petto (da non confondere con angina)
  • Dispepsia (cattiva digestione) e senso di pienezza post-prandiale
  • Eruttazione acida
  • Dolore o fastidio nella parte alta della pancia, poco sopra l’ombelico, nella zona detta anche “bocca dello stomaco
  • Reflusso notturno
  • Asma. Esiste una stretta relazione tra asma e bruciore di stomaco, poiché il reflusso gastroesofageo può irritare le vie respiratorie, provocando o peggiorando sintomi respiratori come tosse, respiro sibilante e crisi asmatiche, soprattutto notturne.

Se compaiono feci scure, sangue nel vomito, anemia o perdita di peso non giustificata, è fondamentale rivolgersi al gastroenterologo.

Come prevenire il bruciore di stomaco

Per la prevenzione del bruciore di stomaco è consigliabile:

  • Seguire una dieta leggera, povera di grassi e priva di cibi irritanti
  • Mangiare lentamente, masticando con cura
  • Evitare di mangiare prima di dormire. La sera è consigliabile consumare un pasto leggero e attendere almeno tre ore prima di andare a dormire, per favorire una corretta digestione e ridurre il rischio di acidità gastrica
  • Ridurre l’assunzione di sostanze e alimenti irritanti o molto acidi come caffeina, , cioccolato, agrumi, pomodori, aceto, alcolici e spezie
  • Ridurre l’apporto di sodio. Il sodio, assunto in eccesso attraverso la dieta (soprattutto con cibi salati e lavorati), può favorire il bruciore di stomaco, in quanto aumenta la ritenzione di liquidi, peggiorando il reflusso gastroesofageo
  • In caso di bruciore e acidità, fare piccoli pasti frequenti e dormire con la testa rialzata
  • Mantenere il peso forma e svolgere attività fisica moderata
  • Controllare lo stress

Per contrastare il bruciore di stomaco, il bicarbonato di sodio è uno dei rimedi più noti e utilizzati, grazie alla sua azione antiacida: neutralizza l’eccesso di acidi gastrici, riducendo temporaneamente la pirosi e la sensazione di acidità. Tuttavia, va usato con moderazione, perché:

  • il suo effetto è breve e può provocare un effetto di rimbalzo, cioè un aumento successivo della produzione di acidi;
  • contiene sodio, quindi è sconsigliato a chi soffre di ipertensione, insufficienza renale o è in gravidanza;
  • può causare gonfiore e flatulenza, a causa della produzione di anidride carbonica durante la reazione chimica.

Rimedi naturali

Accanto alle terapie convenzionali, esistono rimedi naturali che possono aiutare a ridurre il bruciore in modo sicuro e senza effetti collaterali. Tra i più efficaci troviamo:

1. Magnesio alginato
Presente in alcuni dispositivi medici, questo composto forma una barriera protettiva contro il reflusso acido. È utile anche per contrastare rigurgito e difficoltà di deglutizione.

2. Estratti vegetali funzionali
Alcuni principi attivi naturali hanno dimostrato efficacia nel migliorare la digestione e calmare l’infiammazione gastrica:

  • Anisum stellatum, Foeniculum vulgare, Lavandula angustifolia, Tilia platyphyllos, sostanze calmanti che contrastano gonfiore e tensione addominale
  • Chamomilla recutita, dalle proprietà lenitive sulla mucosa gastrica
  • Estratto di liquirizia, che favorisce la funzionalità digestiva
  • Boswellia serrata, che contrasta gli stati infiammatori localizzati.
  • Melissa officinalis, che favorisce il rilassamento e attenua i disturbi legati allo stress digestivo.
  • Aloe vera, che regola il transito intestinale e protegge le mucose

Questi principi attivi, presenti in specifici integratori e dispositivi medici, possono essere assunti secondo le indicazioni del farmacista o del medico, come supporto alla terapia.

Quando consultare il medico

Se il bruciore di stomaco si manifesta frequentemente, dura più di una settimana o si accompagna a sintomi gravi come dolore addominale, vomito con sangue o perdita di peso, è indispensabile consultare uno specialista. Solo una diagnosi precisa permette di impostare un trattamento efficace, evitando complicazioni come ulcere,  e esofagite erosiva o tumore gastrico.

Conoscere il proprio corpo, curare la dieta, adottare uno stile di vita sano e intervenire con i giusti rimedi naturali è il primo passo per dire addio al fastidioso bruciore di stomaco e ritrovare salute e benessere digestivo.

Bibliografia 

https://www.nhs.uk/conditions/heartburn-and-acid-reflux/

https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/a/acidita-di-stomaco#:~:text=Con%20pirosi%20si%20intende%20un,caso%20non%20deve%20destare%20preoccupazione

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